L'Associazione dei Burkinabé di Lecco e Provincia (ABLP) nasce ufficiosamente nel 1998, sullo slancio del D.P.C.M. 16 Ottobre 1998 che, a integrazione del Decreto Interministeriale 24 Dicembre 1997, offre agli stranieri già presenti in Italia al 27 Marzo dello stesso anno la possibilità di regolarizzare la loro presenza nel Paese, purché disponessero di un alloggio e di un lavoro. Con quel provvedimento, il Governo offre finalmente a migliaia di lavoratori immigrati la possibilità di integrarsi pienamente nella vita economica, sociale e culturale dell'Italia.
Il processo, in verità, non è immediato: già con la Legge 30 dicembre 1986, n. 943, infatti, si è cercato di regolarizzare la posizione dei numerosi lavoratori stranieri sul territorio. Per quanto riguarda in particolare la diaspora Burkinabé, i primi permessi di soggiorno vengono concessi tuttavia solo nel 1990, e portano a un progressivo spostamento dal Sud al Nord Italia, in cerca di assunzioni stabili e regolari, al fine di migliorare le proprie condizioni di vita ed economiche. Questa fase non è affatto semplice: le condizioni di accoglienza non sono favorevoli, né dal punto di vista sociale né insediativo, e molti membri della diaspora sono costretti a condizioni di vita estreme. Non tutti hanno la fortuna di conoscere connazionali già insediati sul territorio e disponibili ad accoglierli, e molti si ritrovano infatti senza fissa dimora.
I membri della diaspora Burkinabé, ormai trasferitisi prevalentemente nel Nord Italia, si configurano inizialmente come una comunità piuttosto chiusa, per condizioni forzate dai tempi e dal contesto sociale; ben presto, tuttavia, anche grazie al ricongiungimento delle famiglie di chi già si è insediato e stabilito sul territorio, dal semplice ritrovo nei giorni di festa la comunità inizia a costituire associazioni locali, con ritrovi periodici in abitazioni private. La volontà di formare associazioni locali nasce, inizialmente, dalla necessità di supportare i propri connazionali nelle pratiche di rimpatrio in caso di malattia o decesso, in alcuni casi con la riscossione dagli iscritti di quote mensili per la creazione di un fondo destinato proprio a tale scopo.
Bisognerà però attendere fino al 2001 per il riconoscimento ufficiale dell'ABLP come associazione di volontariato, grazie all'iscrizione della stessa all'Agenzia delle Entrate, alla stesura del primo Statuto, e all'assegnazione dell'incarico di primo presidente a Zampou Mamadou (2001-2006). La vera rivoluzione nell'Associazione viene però avviata con la nomina del secondo presidente, Bance Issa (2007-2011), che, contrario al tradizionale patriarcato che escludeva madri, mogli e figlie dalle attività decisionali dell'Associazione, decide di inserire due donne nel Consiglio, guadagnando in questo modo per la prima volta una grande partecipazione femminile. Tra le novità introdotte dal nuovo presidente, nonché ex vice-presidente della FABI (Federazione Associazioni del Burkina Faso in Italia, riconosciuta anche in Burkina Faso), si citano: il sostegno finanziario ai giovani sportivi, mettendo in contatto alcuni di loro con la Fédération Burkinabé de Football; la stipula di accordi con alcuni dei principali enti bancari per garantire tariffe agevolate ai soci per l'invio di denaro in Burkina Faso (si stima che la diaspora Burkinabé invii ogni anno in media 750'000 euro a supporto delle famiglie); la formazione di un sottogruppo femminile dell'Associazione, grazie al fondamentale contributo della responsabile Fanta Tiemtore, che ha partecipato alle attività dell'Associazione fin dalla sua origine; e l'organizzazione di numerosi eventi sportivi e culturali.
Dopo una parentesi di transizione, durante il mandato di Abdoul Karim Compaoré (2011-2015), l'attuale presidente, Guengane Soumaila (2016-oggi), ridona nuova vita all'Associazione: viene subito istituito un Direttivo ricco di giovani, viene tracciato un nuovo Statuto per l'Associazione, ora registrata come Associazione di promozione sociale, e si ritorna sulla linea rivoluzionaria tracciata dal secondo presidente, Issa. Tra le principali attività e novità si sottolinea: il supporto ai soci per l'ottenimento di documenti e visti necessari da Comuni, Ambasciate e Consolati; la rinnovata collaborazione con ANOLF (Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere) per il miglioramento della qualità della vita dei migranti, oggi unico intermediario tra comunità e Prefettura; il fondamentale contributo per l'ottenimento di un'Ambasciata d'Italia a Ouagadougou e di un Consolato Generale del Burkina Faso a Milano, più vicino alle comunità locali rispetto all'Ambasciata di Roma; la raccolta di beni e fondi (oltre 26 mila euro) in favore dei Burkinabé vittima di terrorismo, nonché a supporto della comunità lecchese e degli ospedali locali durante la pandemia di COVID-19 (oltre duemila euro in soli tre giorni); nello stesso contesto di pandemia globale, la pianificazione di voli charter diretti di rimpatrio per connazionali sia Burkinabé che Italiani bloccati in Burkina Faso (oltre 350 persone), grazie alla collaborazione con il presidente della FABI Samadou Soulene, l'imprenditore Madi Sankandé, l'Ambasciatore d'Italia in Burkina Faso Andrea Rumussi e la compagnia Blue Panorama Airlines; e il fondamentale contributo per lo sviluppo del progetto del Village des Rêves, un quartiere da realizzarsi a Ouagadougou su terreno acquistato in collaborazione con le Associazioni di Bergamo e Brescia, creando una sorta di città nella città con zone residenziali, commerciali e ricettive, spazi per l'educazione e lo svago, in linea con lo stile di vita Italiano ed Europeo acquisito dalle comunità locali.
In questo modo, l'Associazione dei Burkinabé di Lecco e Provincia negli anni si è fatta conoscere e ha ottenuto grande fiducia e visibilità sull'intero territorio nazionale, grazie agli eventi sociali, sportivi e culturali organizzati, alle numerose attività di beneficenza e sostegno, ai contatti con le autorità Burkinabé e Italiane, e al continuo contatto con la comunità locale, fino a diventare un esempio innovativo a livello nazionale e un'ispirazione per moltissime realtà simili.
"Vous ne pouvez pas accomplir des changements fondamentaux sans une certaine dose de folie. Dans ce cas précis, cela vient de l'anticonformisme, du courage de tourner le dos aux vieilles formules, du courage d'inventer le futur. Il a fallu les fous d'hier pour que nous soyons capables d'agir avec une extrême clarté aujourd'hui. Je veux être un de ces fous. Nous devons inventer le futur."
Thomas Sankara
Siamo un'associazione di promozione sociale senza fini di lucro, che si pone come obiettivo quello di favorire l'aggregazione e la promozione sociale, culturale, ricreativa, formativa, lavorativa e sportiva, favorendo l’incontro, lo scambio culturale e l’integrazione per un maggiore beneficio sociale per tutta la collettività.
"Unité, Progrès, Justice"
Crediamo in una comunità finalmente unita e affiatata, in cui tutti siano parte integrata e integrante, e contribuiscano in maniera attiva al progresso, per noi e per le generazioni che verranno.